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Scuola, il Comune di Bologna critica le nuove Indicazioni Nazionali senza averle lette

11 Giugno

Stupiscono le dichiarazioni di Daniele Ara, assessore alla Scuola del Comune di Bologna, e, soprattutto, quelle dei dirigenti, che svolgono un ruolo tecnico e non politico, e si prendono la responsabilità di promuovere riunioni ed esprimere giudizi sulle Indicazioni Nazionali per il curricolo come se il Comune fosse un collegio dei docenti o un centro di ricerca universitario. Peccato che le loro osservazioni, così negative, siano state fatte su un documento non aggiornato.

Invito tutti a leggere il nuovo documento pubblicato oggi sul sito del Ministero e confrontare le dichiarazioni fatte dall’assessore e dalla sua dirigente con quanto emerge fin dalla prima pagina di presentazione.


Si criticano le Indicazioni perché sarebbe scomparso il percorso 0-3, mentre si parla esplicitamente del percorso 0-6. Si accusa la perdita della dimensione educativa dell’apprendimento mentre il documento parte proprio dalla figura dell’insegnante come magister, con uno spiccato compito educativo. Hanno dichiarato che non si parla più di inclusione e intercultura, che viene introdotta proprio all’inizio.

È giusto criticare, ma bisognerebbe farlo su quello che c’è scritto in un certo documento e non su quello che si pensa che ci sia scritto in un determinato documento. È fondamentale che l’ideologia non prevalga sul buon senso e sull’analisi oggettiva. Ho collaborato alla stesura delle vecchie Indicazioni Nazionali, e prima di bocciare quelle nuove senza neanche averle lette ci penserei bene.

Sarebbe importante lasciare alla scuola la libertà di lavorare, senza trasformarla in terreno di scontro politico.

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