Ma la Giunta De Pascale ha tenuto in considerazione la bocciatura di Banca d’Italia per cui l’economia dell’Emilia-Romagna cresce meno di quella nazionale e di altre regioni ad essa equiparabili? Questa è la domanda che è sorta a me, a Pietro Vignali e Marta Evangelisti, rispettivamente presidenti dei gruppi assembleari di Forza Italia e Fratelli d’Italia, a seguito dell’illustrazione in commissione assembleare Bilancio dei documenti di bilancio di metà anno, Assestamento e prima variazione al Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2025-2027 e Documento di economia e finanzia regionale – DEFR 2026.
A distanza di una settimana dai dati di Bankitalia che attestano l’Emilia-Romagna fanalino di coda e sotto la media nazionale per i dati macroeconomici, abbiamo notato che il DEFR presentato oggi riporta dati profondamente diversi e molto più positivi. Infatti, Bankitalia attesta un crollo dell’industria al –3 % che la Regione Emilia-Romagna, invece alza allo –0,1 %, una discrepanza enorme e non spiegata. Preoccupante anche il dato del PIL per cui Bankitalia ha certificato il +0,4 % rispetto al +0,7 % nazionale mentre nel nuovo DEFR il dato regionale è alzato al +0,7 %. Le discrepanze sulle previsioni sono sicuramente ammissibili ma non quelle sui dati consolidati delle annualità precedenti.
Quanto ai dati dell’export, a distanza di soli due mesi la Giunta regionale certifica per il 2025 un vero e proprio crollo: nel DEFR di marzo si indicava una previsione di crescita del 2,19 %, in quello presentato oggi l’export è praticamente fermo allo 0,3 %.
Tutti questi dati rendono i nuovi documenti di bilancio poco attendibili, con possibili nuove sorprese per la tenuta dei conti regionali e quindi nuove tasse per i cittadini nelle prossime annualità.
Occorre peraltro più trasparenza sui documenti di bilancio, anche e soprattutto al fine di responsabilizzare maggiormente gli organi politici a cui sono sottoposti. Al riguardo abbiamo presentato una risoluzione per impegnare la Giunta a predisporre bilancio e rendiconti semplificati comprensibili per tutti i cittadini che si vorranno documentare su di essi.