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Ricostruzione: le risorse sono fondamentali ma occorre spenderle bene

16 Maggio

Per spendere bene i 2 miliardi e 700 milioni di euro che sono stati destinati dal Governo per la ricostruzione pubblica e il miliardo che arriverà nei prossimi 3 anni occorrono visione, progetti ben fatti e la capacità di monitorare i cantieri. L’esempio del Veneto fa scuola. Per anni nella nostra regione i lavori non sono stati fatti o sono rimasti incompiuti. Anche il nostro passato recente è pieno di interventi svolti male e inefficaci. Ne cito solo uno… Per rifare gli argini dell’Idice in prossimità del ponte della Motta dopo l’alluvione del 2023 sono stati spesi tra i 20 e i 30 milioni di euro e le opere eseguite non hanno retto la piena del settembre 2024. Il motivo è semplice: sono state realizzate fino ad un certo punto e si è creata una strettoia che ha provocato una nuova esondazione.

È necessario poi superare la frammentazione degli enti e serve una visione unitaria per bacino idrico. Non si può più perdere tempo. Intanto è arrivata la buona notizia della nomina del commissario per la realizzazione della diga di Vetto: Stefano Orlandini. Gli auguriamo di poter sbloccare una situazione ferma da decenni!

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