Durante il dibattito in Aula sulla Sessione europea 2025, sono tornata su un tema che mi sta a cuore: il dissesto idrogeologico. Oggi le norme di Rete Natura 2000 permettono di intervenire nelle zone protette solo in caso di emergenza, quindi a disastro ambientale già avvenuto e non in maniera preventiva. Invece è fondamentale che si possa andare in deroga anche per attività di manutenzione e per la realizzazione di opere infrastrutturali necessarie per la messa in sicurezza di territori soggetti a rischio idrogeologico. Questo è ancor più urgente in Emilia-Romagna, dove molte ZPS (Zone di Protezione Speciale) coincidono con zone a rischio esondazione.
Peccato però che il mio emendamento con il quale invitavo la Giunta a farsi portavoce di una revisione delle regole non sia stato approvato. La maggioranza che governa la nostra Regione su questo tema è spaccata ed ha perso un’altra occasione per fare chiarezza su di un punto fondamentale per un vero “cambio di passo” nella gestione del territorio. Non possiamo aspettare nuove alluvioni per andare in deroga a certe norme ed agire per la messa in sicurezza del territorio.