Questa mattina, nell’Aula dell’Assemblea legislativa, ho incontrato gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Sasso Marconi nell’ambito del percorso di cittadinanza attiva “Porte aperte in Assemblea legislativa”.
Nel ringraziare gli studenti e i docenti per aver aderito a questa iniziativa, ho voluto ricordare l’importanza di questo luogo, che esiste da appena 55 anni, e nel quale vengono prese decisioni che riguardano la vita di ciascuno di noi sotto tanti e fondamentali. Soprattutto, gli ho spronati a diventare cittadini ed elettori consapevoli, fiduciosi nelle Istituzioni, ed ho augurato loro di crescere tenendo sempre a mente il bene della collettività piuttosto che concentrarsi esclusivamente su quello individuale.
Nel dialogo che è seguito, sono rimasta molto colpita dalla domanda che mi hanno rivolto sul tema dell’abbandono scolastico. Ho risposto che questo sarà uno dei temi centrali in questa Legislatura, impegnando tutte le parti politiche, perché dovremo chiederci – e proprio gli studenti potranno aiutarci a rispondere – che cosa serve alla scuola per essere accogliente ed attrattiva, capace di essere davvero il luogo in cui tutti possono crescere.
“Che cosa significa per me la politica?” è un’altra domanda che mi è stata fatta. Fare politica – ho detto – significa mettersi al servizio del bene comune, che non coincide con la somma di quelli particolari, ma dovrebbe rappresentare la difesa di ciò che aiuta tutti a crescere e a costruire sé stessi e la società.
Un altro tema emerso nel confronto con i ragazzi è stato quello del dissesto idrogeologico. Un impegno trasversale a partire dal dato di fatto rappresentato dalla fragilità del territorio della nostra regione se confrontato con quello nazionale ed anche europeo. Su questo tema occorre capire quali sono le strade per garantire la sicurezza ordinaria, ma anche come intervenire a fronte di eventi straordinari come quelli del 2023 e 2024. Su questo occorrerà trovare una sintonia fra le parti politiche, perché non esistono fiumi di destra o di sinistra.
Infine, mi è stato domandato quali saranno – secondo me – le leggi più importanti che ci troveremo a discutere. Sicuramente quelle inerenti la sanità, perché cuba l’80% delle risorse economiche e per il fatto che riguarda tutti i cittadini. Il nostro obiettivo sarà quello di far fronte ad un numero sempre crescente di persone afflitte da malattie croniche, il cui aumento è direttamente proporzionale a quello dell’aspettativa di vita. Vivere più a lungo è certamente una bella notizia, ma occorre creare le condizioni perché sia possibile una vita “buona” in tutte le fasi dell’esistenza. Per questo è altrettanto importante costruire quel terreno che aiuti ad uscire dall’inverno demografico che colpisce l’Italia e la nostra regione, mettendo le nuove generazioni nelle condizioni di crescere, formarsi, trovare un impiego e mettere al mondo dei bambini.