Oggi in Commissione Bilancio è stato approvato all’unanimità un parere sulle reti digitali e sul piano d’azione per il continente dell’IA, all’interno del Programma di lavoro sulla Commissione europea per il 2025. Una buona notizia. Non possiamo infatti non chiederci quali siano le leve per la crescita, per lo sviluppo, la competitività a livello internazionale. Proprio la crescita e lo sviluppo ci permetteranno infatti di costruire una società più bella, più equa e più sostenibile.
Su questo credo sia importante ricordare quanto ha ripetuto ieri al Tecnopolo il presidente Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), Antonio Zoccoli: in questo momento l’Italia ha tutte le condizioni per diventare leader a livello globale nel campo dell’IA. Attualmente siamo terzi come potenza di calcolo dopo gli Stati Uniti e il Giappone grazie al miliardo investito dal Governo e dall’Europa per il Tecnopolo. E fra due anni grazie al potenziamento del supercomputer Leonardo, saremo secondi nel mondo. Come è emerso anche ieri all’assemblea nazionale di Confindustria per diventare punto di riferimento in questo settore, occorrerà fare le mosse giuste a livello di piano industriale e trasferimento tecnologico dal centro di ricerca a tutto il nostro settore industriale.
Nel corso della Commissione si è parlato anche dell’importanza della formazione. L’IA generativa può essere uno strumento prezioso per l’educazione. Un assistente digitale consentirebbe di liberare tutto il tempo possibile per destinare più energie e e attenzioni alla relazione educativa in presenza tra insegnante e studente, a quello che nutre l’umano e che non potremo mai delegare ad un computer. Nessuna tecnologia riuscirà infatti ad incrociare il nostro sguardo, a donarci affetto, a valorizzare quel che siamo.
Infine, come ho anticipato quest’oggi, chiederò alla Giunta di cambiare il modo in cui ci viene consegnato il bilancio. Le nuove tecnologie possono aiutarci a comparare i dati, fare ricerca e svolgere analisi dettagliate. È necessario che vengano utilizzati nuovi strumenti per renderlo più trasparente e per poterlo comunicare ai cittadini in modo più semplice, essenziale, leggibile. Il bilancio, che arriva quasi a 14 miliardi di euro l’anno, riguarda la vita di tutti quelli che abitano la Regione ed è giusto che i cittadini capiscano come vengono spesi.