Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, il direttore del Museo ebraico di Bologna, Ivan Orsini, mi ha illustrato la mostra “Oltre il confine del Reich. L’ombra del Nazismo e i fantasmi dell’antisemitismo in Medio Oriente”, che sarà visitabile entro il 30 marzo nei locali del Museo ebraico di Bologna.
Il primo modo per non ripetere le pagine peggiori della storia è conoscerla: a ottant’anni dalla liberazione di Auschwitz i numeri ci raccontano di un aumento esponenziale degli episodi di antisemitismo registrati a livello nazionale, cresciuti di 411 unità nell’arco di un anno.
In questo Giorno, mentre mi stringo ai sopravvissuti e ricordo le vittime dello sterminio, rinnovo la mia solidarietà e vicinanza alla Comunità ebraica, domando a ciascuno e, in particolare, a quanti hanno ruoli pubblici di prendere le distanze da qualsiasi episodio di odio antisemita.
Misurare i gesti e le esternazioni é essenziale per non renderci, anche involontariamente, strumento per la propagazione dell’odio.