La notizia che il Tar, su ricorso di Valentina Castaldini, abbia stabilito una sospensiva delle delibere della Regione Emilia-Romagna sul fine vita entro il 15 maggio costituisce una occasione rilevante di riflessione.

Dovremo però, ovviamente, attendere la decisione del Tribunale prevista per il 15 maggio. Resto comunque convinta – e non da ora – su un tema così delicato e decisivo come il fine vita,  non si possa deliberare con un provvedimento di tipo amministrativo.

Il tema richiede una decisione legislativa nazionale, uniforme su tutte le Regioni. Anche il presidente De Pascale in Assemblea legislativa aveva dichiarato l’opportunità di attendere il parere del TAR e che, su materie così importanti e delicate, sarebbe stata necessaria una normativa nazionale. Non è pensabile che le Regioni si muovano in maniera diversa su una questione così rilevante che attiene alla vita, bene supremo della persona.

Nella nostra Regione andrebbe capovolta la prospettiva: dovremmo capire come aiutare chi soffre garantendo a tutti le cure palliative; come realizzare un’adeguata assistenza domiciliare e in che modo promuovere un sostegno vero ai Caregiver.

Attendiamo con giusta partecipazione la sentenza di merito del Tar prevista per il 15 maggio.