Ferrara, 15/11/2024 – “Luca Zaia è un modello di buon governo e di cosa significa governare mettendosi al servizio delle persone. Nomino spesso il Veneto come paragone rispetto alla sanità e alla cura del territorio perché fare politica mettendo al centro le persone significa portare a casa ottimi risultati per il benessere e il futuro delle comunità, come sta facendo il presidente Zaia” dice Elena Ugolini in merito all’incontro avvenuto con il governatore del Veneto Luca Zaia nella sede della cooperativa agricola Sapore di Romagna a Forlì. “Mi dicono che tanti emiliano-romagnoli apprezzano l’amministrazione del Veneto ma oggi sono qui per sostenere Elena Ugolini. È la persona giusta per cambiare il governo dell’Emilia-Romagna” queste le parole di Zaia durante l’incontro organizzato per parlare delle sfide del futuro del mondo agricolo. Ma è stata l’occasione anche per parlare della manutenzione del territorio e Zaia ricorda “i drammatici episodi di quando fui eletto per la prima volta a governatore del Veneto, quando Vicenza andò sott’acqua. Non appena insediato feci fare uno studio da parte dei più esperti perché programmassimo gli interventi e le opere per governare le acque. Un piano di 2.7 miliardi che abbiamo portato a termine e che difende le città venete dall’acqua”. Un piano, quello veneto, che è il medesimo che Elena Ugolini propone per l’Emilia-Romagna. “Metterò a dialogare i più importanti esperti del settore per studiare cosa non è stato fatto e di cosa abbiamo bisogno. Nel frattempo, però, dovremo investire tutte le risorse economiche e umane possibili per garantire una pulizia degli argini e dei corsi d’acqua straordinaria”.
La giornata di Ugolini è poi proseguita sempre sul tema alluvione e gestione del territorio. Prima a Faenza sul fiume Montone dove ha denunciato con un video la situazione che vivono i cittadini che abitano lì intorno. “Non si vede più nemmeno il letto del fiume Montone da quanti alberi e sterpaglie ci sono. È incredibile la situazione: qui sono decenni che il Pd non ordina di togliere alberi e ora De Pascale racconta che farà tutto e di più. Ma con quale coraggio?“.
Dopo, nel pomeriggio, la candidata civica si è recata nella Val di Zena. Precisamente al Farneto ha incontrato un gruppo di persone, tra cui il comitato della Val di Zena. “Torno qui oggi perché c’ero quando l’acqua ha invaso le case delle persone e insieme a loro ho fatto proposte concrete e realizzabili nell’immediato. Il cambio di passo che dobbiamo fare sul dissesto idrogeologico deve ripartire da qui. Se i Verdi andranno al governo della Regione, sarà tutto ancora più in pericolo. I Verdi sono contro la pulizia degli argini e degli alvei dei fiumi, la costruzione di opere e il dragaggio dei fiumi: la nostra regione non può permetterselo” conclude Elena Ugolini.
A Ferrara, infine, la serata conclusiva, aperta dal sindaco Alan Fabbri, che ha ritratto il percorso che ha avuto Elena Ugolini in questa campagna elettorale. “Ha girato tanto e incontrato una marea di persone. È la persona giusta, esperta e con visione alla quale affidare la nostra Regione. Il sistema autoreferenziale e chiuso in se stesso del PD è arrivato il momento di metterlo alla porta e cambiare passo”.
Elena Ugolini è intervenuta nuovamente sulle vicende legate al dissesto idrogeologico. “La Regione ha comunicato ai cittadini della Val di Zena che non può intervenire nelle aree adiacenti ai fiumi perché zone tutelate dalle norme previste per le “aree parco”. Ma la realtà è diversa: la normativa regionale spiega che di fronte a urgenze e casi straordinari si può derogare dalle regole previste per le aree parco. È quindi solamente ideologia, una pericolosa ideologia”. Moderati da Alberto Bortolotti, sono poi intervenuti Alessandro Balboni per Fratelli d’Italia, l’on. Davide Bergamini (Lega), Diletta D’Andrea (Forza Italia) e Chiara Cavicchi, referente per la lista civica.
“L’Emilia-Romagna è una grande regione nonostante l’abbia governata il PD. Siamo un popolo che non molla un centimetro. Molto attenta e fa bene Elena a parlare del tema della natalità. Oggi il Pd sì candida con una coalizione che tiene dentro tutti e tutto: chi vuole continuare a cementificare e chi invece dice no a tutto. Dobbiamo sostenere Elena Ugolini perché solo così possiamo dare alla provincia di Ferrara il futuro che merita e che dobbiamo conquistare” ha detto Alessandro Balboni.
“Ringrazio Elena per la sua scelta di chiudere a Ferrara. Credo sia un messaggio chiaro che Elena Ugolini manda a tutta la Regione perché vorremmo che il modello Ferrara, il modello Alan Fabbri, fosse un modello per tutta l’Emilia-Romagna. Sanità, sicurezza, economia, sono temi proposti da Elena e che dobbiamo affrontare con pragmatismo. Elena ha le capacità, un curriculum di tutto rispetto e metterà la stessa costanza, che ha messo in campagna elettorale, nel governare l’Emilia-Romagna”.
“Ringrazio anche io Elena per aver scelto Ferrara come giorno di chiusura. Quando dice di mettere la persona centro rappresenta al meglio quello che lei ha fatto nella vita: ha messo al centro gli studenti, i ragazzi, le loro famiglie per migliorare la nostra società. È la persona giusta per dare un cambiamento all’Emilia-Romagna”.
Infine, prima dell’ultimo appello al voto della candidata presidente Elena Ugolini, ha fatto un saluto Chiara Cavicchi, la referente della lista civica “Elena Ugolini Presidente”, che ha sottolineato come “la disponibilità e la scelta di Elena di candidarsi ha rappresentato un momento cruciale per tutta la regione. Una persona della società civile che si mette a disposizione di tutti: ti ringrazio Elena per averci offerto una visione di lungo periodo e passi concreti per arrivarci”.
“Lepore ha giustificato la presenza del vicesindaco Clancy all’interno dei cortei dei collettivi che hanno attaccato i poliziotti” ha ricordato Elena Ugolini in conclusione del suo intervento finale. “Chi vota De Pascale sta votando Lepore: sono uno la copia dell’altro. Dobbiamo evitare che la nostra Regione cada in questa trappola”. Infine, Elena Ugolini parla della futura amministrazione che si augura di guidare, “ora dall’idea alla realizzazione delle opere passano decenni. Metteremo persone competenti, dagli assessori ai dirigenti regionali. Valorizzerò le competenze e l’impegno, non l’appartenenza”.