Ho deciso di candidarmi per cambiare il metodo di governo della nostra Regione.
Oggi in Emilia-Romagna la società civile viene coinvolta ma solo secondo criteri decisi all’interno dell’apparato. Non esiste una co-progettazione che valorizzi l’iniziativa e la responsabilità delle persone.
Il mio desiderio è quello di intercettare le domande e le idee dei giovani, degli imprenditori, degli agricoltori, degli anziani e di tutta la società civile per elaborare una proposta condivisa e aperta a tutti, che attragga i tanti che non votano più e che in questi decenni hanno perso la fiducia nella politica.
Esiste un terreno comune, quello pre-politico che io ho sempre seguito in tutta la mia vita, da cui partire e su cui lavorare per scrivere un nuovo futuro per la nostra Regione.
Ho parlato di questo e altro in un’intervista con Huffington Post, che potete leggere al link qui sotto.