“Oltre al ’buco’ da 645 milioni nel bilancio della sanità, nella ‘virtuosa’ Emilia-Romagna si aspettano oltre 500 giorni per una visita urologica, ci sono liste d’attesa lunghissime per esami semplici, serve aspettare due anni per una protesi all’anca, nei Pronto soccorso è capitato che persone anziane fossero visitate dopo più di dieci ore, manca l’accordo integrativo regionale con i medici di base, senza contare i tanti problemi dei Cau, sui quali sono stati investiti 39 milioni. […] Prima di pretendere che le risorse vengano aumentate, bisogna chiedersi come si spendono quelle che ci sono. Il fatto che il Veneto ha la stessa popolazione dell’Emilia-Romagna, gli stessi finanziamenti, i risultati a volte migliori della nostra regione, e va in pari, fa capire che dovremmo guardare bene a quali sono le nostre criticità e i possibili margini di miglioramento. […] De Pascale ha risposto alla carenza di risorse con tagli lineari ma senza una visione d’insieme”.
Clicca al link sottostante per leggere l’intervista che ho rilasciato al Quotidiano Nazionale – Il Resto del Carlino, pubblicata nell’edizione del 29 ottobre 2025.